ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO (Sezione: Pag. ) |
Martedì 25 Febbario 2003 |
M. Mart. IL VIMINALE Convogli civetta
per depistare i manifestanti
ROMA - Partiranno di notte, sulle linee secondarie, insieme ad altri treni "civetta", carichi di niente. Oppure non partiranno, perché le autorità Usa e quelle italiane stanno pensando di usare gli aerei C-130, o le navi portacontainer, o tir giganteschi, per far arrivare a destinazione le jeep Hammer e i carrarmati in volo oppure via mare o per autostrada. Insomma, il piano top secret per aggirare i blocchi delle ferrovie esiste. «Ma è preferibile non renderlo noto», dice il sottosegretario all’Interno, Mantovano. Tuttavia, dai piani alti del Viminale filtrano le indiscrezioni. Viene fuori che dirigenti di Trenitalia ed esperti del ministero stanno studiando percorsi ferroviari assolutamente alternativi e orari a sorpresa, per spiazzare i no Global. E che quasi certamente partiranno anche convogli civetta, apparentemente carichi di armi ma in realtà vuoti, che nelle intenzioni del governo dovrebbero finire bloccati per impegnare i manifestanti e lasciare libere altre strade per i treni merci con i carichi veri. Nelle ultime ore, infine, le autorità Usa hanno valutato anche la possibilità di abbandonare la rete ferroviaria italiana e utilizzare quella slovena, per far arrivare i treni merci fino in Turchia attraversando anche Ungheria, Romania e Bulgaria. In questo caso, anche la base di Camp Darby non sarebbe più utilizzata come deposito di materiali in partenza per il Golfo. Nel frattempo, il Viminale continua a rinforzare alcune Questure che in questi giorni sono sottoposte ad un superlavoro: quelle di Pisa e di Vicenza, prima di tutto, ma anche quelle delle città interessate ai blocchi sui binari.
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